
Bekhbaatar Enkhtur (Ulaanbaatar, Mongolia, 1994). La sua ricerca artistica ruota attorno a concetto intrinseco in tutte le cose: il cambiamento. Con il passare del tempo, ogni oggetto e ogni essere perde il suo significato originale per assumere un nuovo significato, una nuova funzione. L’energia non si esaurisce mai, ma cambia solo forma nel tempo, creando a sua volta un’energia diversa. Sebbene il significato del suo essere possa cambiare, l’essenza di un oggetto o di un corpo rimane la stessa.
Bekhbaatar Enkhtur (Ulaanbaatar, Mongolia, 1994). His artistic research is mostly about the concept that lays inside everything: the change. Over time, every object and every living being lose their original meaning to take on a new function. Energy never runs out, it only changes shape, creating itself a different kind of energy. Although the meaning of his being may change, the essence of an object or a body remains the same.

Bekhbaatar Enkhtur, VOLPE, 2020, cera, rami d’albero, dimensioni determinate dall’ambiente
Meraviglia, a cura di Sergio Risaliti, Manifattura Tabacchi, Firenze
Foto di Leonardo Morfini

Bekhbaatar Enkhtur, VOLPE, 2020, Cera, rami d’albero, dimensioni determinate dall’ambiente
Meraviglia, a cura di Sergio Risaliti, Manifattura Tabacchi, Firenze

Bekhbaatar Enkhtur, CERVO, 2019, Argilla, rami d’albero, imensioni determinate dall’ambiente
La pratica quotidiana, a cura di Davide Ferri, Oratorio di San Sebastiano Forlì
Foto di Gianluca Camporesi